Premetto che prima di pensare ad una gita alpinistica bisogna essere coscienti dei rischi che si dovranno affrontare, in quanto la montagna oltre i 4000 metri offre panorami spettacolari, albe e tramonti mozzafiato, grandissime emozioni, ma anche tanti rischi e pericoli costanti; pertanto occorre preparare adeguatamente il nostro fisico ma anche e soprattutto la mente e allenarsi con impegno e costanza con la consapevolezza che, nonostante tutto, sarà poi soltanto la madonnina in punta che ci proteggerà e che ci consentirà di realizzare il nostro sogno.
Per i principianti è buona norma farsi accompagnare da persone esperte; io in particolare mi affido sempre alla professionalità di una guida alpina, la quale si assume anche l’onere di portare il grosso dell’attrezzatura.
Per le uscite alpinistiche lo zaino è più pesante perché, oltre a tutto quanto occorre per un’escursione, deve contenere anche l’attrezzatura necessaria che varia dall’alpinismo su ghiaccio, roccia o misto.
Di base servono sempre l’imbraco e la corda, cordini, moschettoni, fettucce e il casco ovunque ci sia il rischio di caduta sassi o il pericolo di battere la testa contro la roccia.
Se si parte la mattina molto presto o se si prevede di tornare di notte, serve la frontale con batterie cariche e/o di ricambio; è un consiglio questo che può sembrare banale ma io, a mie spese, ho imparato che è una cosa fondamentale perché ho dovuto salire per ben tre ore con una fioca lucina rossa… ero praticamente al buio…
Petzl Lampada frontale
Bella luminosa
Servono dei buoni scarponi termici e impermeabili all’acqua e che abbiano un buon grip su neve e roccia; inoltre devono essere ramponabili o semi-ramponabili in modo da poter calzare i ramponi semplici o automatici indispensabili sui versanti ripidi di neve compatta e su ghiacciaio.
Grivel Ramponi
Per scarponi semi-ramponabili
I bastoncini, che in genere servono per l’avvicinamento, devono essere telescopici o pieghevoli in modo da poterli mettere nello zaino quando, raggiunto il ghiacciaio o la roccia da scalare, devono essere sostituiti da una o due piccozze; queste, per non rischiare di perderle (assolutamente da evitare!!!), è bene averle assicurate all’imbraco con una fettuccia elastica.
Grivel Picozza Air Tech Evolution
Con fettuccia elastica per assicurarla all'imbraco
E per ultimo, ma non per importanza, tengo sempre nello zaino una coperta isotermica per le emergenze. Ha due lati: uno per proteggere dal caldo e uno dal freddo. Infatti ad esempio in caso si rimanga bloccati in un crepaccio, la coperta consente di trattenere il calore corporeo ed evitare il congelamento. È un pacchettino leggero e che occupa pochissimo spazio nello zaino, ma che può essere davvero molto utile in caso di bisogno.
Coperta isotermica
Protegge dal freddo e dal caldo
P.S. lasciare a casa l’ansia, l’orgoglio, la testardaggine e … le vertigini …