Becca Traversière

Partiamo da Thumel 1888m, l’ultimo villaggio della Val di Rhêmes, e col sentiero 13 saliamo al Rifugio Benevolo 2287m evitando le ultime chiazze di neve lungo la poderale. Attraversiamo la Dora di Rhêmes sul ponticello e saliamo il pendio col sentiero 13C che al bivio appena sopra tralasciamo per svoltare decisamente a destra. Risaliamo il fianco della montagna con la pendenza che si accentua un po’ e giungiamo al colletto a quota 2586m: deviando a sinistra dovremmo seguire il sentiero 13D che però non si vede perché il vallone è ancora completamente innevato. Calziamo i ramponi e raggiungiamo il Lago di Goletta 2699m che in estate raccoglie le acque di scioglimento dell’omonimo ghiacciaio sovrastato dalla Granta Parei. Ci portiamo sull’altro versante e saliamo in direzione del Colle proprio di fronte a noi; la giornata è stupenda, il cielo blu, l’ambiente spettacolare.

La neve rende più faticosa e impegnativa la salita; affrontiamo il pendio con passo lento e costante e raggiungiamo il Col Bassac Derè 3082m che si affaccia sulla Valgrisenche: l’arietta ci rinfresca e una breve pausa con spuntino ci consente un primo sguardo al paesaggio invernale che ci circonda.

Riprendiamo il cammino tagliando il versante della piccola punta che sta alla nostra sinistra, superiamo un breve avvallamento e ci portiamo sul crinale che sale verso la Becca. Le condizioni della neve non sono ottimali, ma la nostra meta sembra ormai vicina. Procediamo con prudenza e con fatica arriviamo in punta alla Becca Traversière 3337m: la vetta è contrassegnata da un grande ometto di pietre con una piccola croce metallica.

Finalmente ci possiamo concedere di ammirare lo scenario incantato dell'alta Val di Rhemes dove primeggiano punte di grande rispetto come la Grande Sassière 3751m, la Grande Traversière 3496m, la Granta Parei 3387m, la Pointe Tsanteleina 3578m e di godere più in lontananza della splendida vista su tutto l'arco alpino della Valle d'Aosta, dal Monte Bianco al Cervino, dal Gran Paradiso al Gran Combin, anche se all’orizzonte ci sono un po’ di nuvole.

I ricordi saltano su tutte le punte fatte e l’adrenalina e l’entusiasmo ci fanno fantasticare sui futuri progetti. Scattiamo le foto di rito per fissare nella memoria l’emozione che proviamo davanti al meraviglioso panorama invernale di fine stagione in questo silenzio immenso e pace profonda.

A malincuore cominciamo a scendere ripercorrendo la traccia di salita, sprofondiamo nella neve primaverile riscaldata dal sole, fa caldissimo, non c’è un alito di vento, il bianco della neve è abbagliante.

Una bellissima gita in un ambiente reso affascinante e solitario dall’ultima neve di stagione che d’estate invece diventa super affollato da escursionisti e alpinisti animati dalla nostra stessa passione.

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